NASA Apollo 11 Saturn V: recensione del razzo LEGO alto 1 metro
Le missioni Apollo rappresentano nell’immaginario collettivo un traguardo del genere umano. Chiunque, appassionati di spazio e non, hanno ben presente le immagini del razzo Saturn V che a piena potenza si solleva da terra per dirigersi oltre la stratosfera.
Aggiornamento 01/11/2020: la recensione è relativa al set 21309, ma la versione attuale (con codice 92176) è identica in ogni aspetto alla versione che troverete in questa recensione: stesso numero di pezzi, stessi mattoncini, stesse istruzioni di montaggio.
Il set 92176 Apollo Saturn V della serie LEGO Ideas, ancora una volta in “versione” NASA, è un set mastodontico e molto appariscente, ricco di dettagli e fedele al modello originale. Il set ha molti punti a suo favore, e anche qualche piccolo “contro”: ve ne parlerò a breve.
Il contenuto della confezione
All’interno della confezione sono presenti:
- 12 buste numerate, per un totale di 1969 mattoncini (come l’anno dello sbarco sulla luna)
- Il libretto delle istruzioni
- il separatore di mattoncini
Il libretto delle istruzioni
Questa sensazione di avere a che fare con un vero progetto della NASA si ritrova sin da subito nel manuale di istruzioni, di forma diversa rispetto ai classici set LEGO.
Si tratta di un fascicolo decisamente corposo (179 pagine) e la copertina riporta una versione ad isolinee del razzo Saturn: insomma è stata pensata per ricordare un documento top secret, anche un po’ usurato dallo scorrere degli anni.
All’interno segue una parte di presentazione dell’intramontabile programma Apollo: come spesso capita in questa tipologia di set Lego, il testo è in lingua inglese (stessa cosa accade per la serie Lego Architecture, ad esempio).
Nella sezione che precede le istruzioni, sono presenti curiosità e retroscena legati allo sviluppo del razzo e ai suoi record, il tutto accompagnato da fotografie dell’epoca. Ecco qualche immagine che non mostra troppo, così da lasciare a voi il piacere di scoprire queste pagine sfogliando personalmente il libretto.
Costruire il set LEGO del Saturn V
Il razzo è di dimensioni considerevoli: una volta completata la fase di costruzione raggiunge quasi 1 metro di altezza, con un diametro alla base di circa 10 cm.
Il modello finale è l’assemblaggio di 3 stadi costruiti separatamente e poi uniti (tramite agganci interni) e chi ha avuto a che fare con i set della serie Lego Technic ritroverà qualche vecchia conoscenza in termini di mattoncini e fasi di assemblaggio.
La cura dei dettagli di ogni stadio è qualcosa di ammirevole, anche se questo commento è forse conseguenza dei miei studi universitari; da studente di ingegneria aerospaziale, non posso non notare con sorpresa molti dettagli estremamente realistici, come quelli del sistema propulsivo dello stadio principale: 5 motori a razzo F-1, con i caratteristici 5 ugelli di scarico divergenti (con la sezione di uscita più grande rispetto a quella interna). O ancora, la presenza delle piccole ali stabilizzatrici, il sistema di tubature, e anche accenni di rivettatura (le giunzioni tra i vari pannelli della struttura esterna).
Insomma, pienamente promosso il comparto dettagli e fedeltà della riproduzione.
A proposito di fedeltà, veniamo al piccolo “contro” di cui vi parlavo all’inizio: la bella simmetria assiale di questo razzo nasconde alcune fasi di costruzione ripetitiva.
In particolare una parte della struttura esterna degli stadi richiede la costruzione di più “fasce” tutte uguali tra loro, che andranno poi assemblate per formare il classico cilindro.
Non è un vero e proprio “contro”, perché non si tratta di pigrizia delle istruzioni, ma di necessità di costruzione del set, che fa della simmetria il suo punto di forza.
Mattoncini speciali e pezzi stampati
Questo set è ricco di mattoncini difficilmente reperibili altrove. Ecco quelli più interessanti: nelle immagini potete vedere i dettagli di alcuni pezzi con sopra stampati la bandiera americana, la scritta “United States” e “USA”. Sono tutti pezzi con decorazioni già presenti in partenza, non si tratta di adesivi.
E poi i veri “pezzi forti”: la scialuppa in mare con il galleggiante dispiegato (fase di ammaraggio della missione), un miniset che rappresenta l’allunaggio con il Lander poggiato sulla superficie lunare e due microfigures di astronauti sbarcati sulla luna.
Una precisazione sulle microfigures: nella confezione sono presenti 2 astronauti di riserva, forse per la facilità con cui questi pezzi possono smarrirsi. Stupenda poi la bandiera americana, un vero pezzo esclusivo.
Conclusioni sul set LEGO NASA Apollo 11 Saturn V
Il set è enorme ed è un ottimo modello da mettere in mostra in uno studio o su di una scrivania.
Tra le due configurazioni preferisco quella in orizzontale perché così facendo lo si può ammirare nella sua interezza, mentre in posizione verticale lo stadio finale è apprezzabile solamente guardando verso l’alto (e l’effetto e ancora più accentuato se il razzo viene posizionato su di una mensola).
Inoltre essendo alto circa un metro, difficilmente entrerà verticalmente in una libreria.
È un set unico nel suo genere e molto appariscente, ed è per questo che lo consiglio a qualsiasi appassionato LEGO, oltre che ovviamente agli appassionati delle missioni Apollo e dell’esplorazione spaziale.
Inoltre andrà presto fuori catalogo, come ricordato nella pagina LEGO del set.