Carte collezionabili Pokémon: come valutare lo stato di una carta
Il valore di una carta collezionabile Pokémon è sicuramente influenzato dalla rarità del soggetto, ma anche le condizioni della carta giocano un ruolo fondamentale.
In questa guida, scritta in collaborazione con Il Covo del Nerd, andremo a scoprire quali sono i diversi stati di conservazione ed usura di una carta Pokémon: dal peggiore al migliore.
Il Covo del Nerd è uno store fisico ed online specializzato nella vendita di carte collezionabili, giochi da tavolo e articoli nerd: per scrivere questo articolo ci siamo avvalsi della loro comprovata esperienza nel settore e dei prodotti che ci hanno gentilmente inviato. Se sei appassionato di carte dei Pokémon non dimenticarti di visitare la loro sezione nello shop.
Poor
La prima condizione che andremo a sviscerare sarà quella che un collezionista non vorrebbe mai che avere, ovvero la condizione Poor.
Per la maggiore questa condizione è riscontrata nelle carte, ahimè, più datate e quindi con un valore elevato.
Molte volte si chiude un occhio (o anche due) se si desidera possedere quella carta nella propria collezione. Purtroppo il tempo e noi stessi da bambini non abbiamo avuto pietà per molti pezzi iconici.
Nello specifico le carte in condizione Poor si riconoscono per via di evidenti segni sulla carta, tra cui:
- Parti mancanti della carta, per esempio piccoli pezzi asportati
- Tagli o strappi
- Scolorimento dovuto ad umidità o sfregamento
- Pressature di grandi dimensioni o comunque sparse per la carta
- Increspature causate dal piegamento della carta
- Bordi consumati
- Sporcizia o liquidi
- Scritte di penna o pennarello indelebile
Played
Proseguiamo con la nostra guida verso una categoria, ovvero le carte che presentano una condizione Played.
Come dice il nome, le carte sono state “giocate” molto nel passato (ricordiamoci pur sempre che questo è un gioco di carte), e quindi presentano le problematiche dell’utilizzo come:
- Scolorimento dovuto ad umidità o sfregamento
- Increspature causate dal piegamento della carta
- Bordi consumati
- Pennarello indelebile
Purtroppo prima non era di uso comune proteggere le proprie carte con Sleeves et simila, quindi l’unico modo di preservarle era non utilizzarle e conservarle in posti non umidi e al riparo dal sole.
Light Played
Light Played è un’evoluzione della precedente categoria che non ha tante difficoltà nel confondersi con le condizioni descritte dalla categoria successiva. Qui troviamo tutti i parametri e le problematiche affrontate in precedenza, come:
- Scolorimento dovuto ad umidità o sfregamento
- Increspature causate dal piegamento della carta
- Lievi pressature
- Bordi consumati
- Sporcizia o liquidi
Tutto questo ma con un’incidenza inferiore rispetto ad una played. Per esempio ci saranno meno bordi consumati, meno sporcizia e segni del tempo lievi, insomma, una carta alleggerita da pesanti difetti ma che ne presenta ancora di evadenti.
Good
Ed eccoci alla categoria che funge da giro di boa alla nostra guida e ci introduce alla categoria Good, dove la carte si presentano in quelle condizioni “accettabile” dai collezionisti: il passaggio dalla condizione LP a Good è determinato. Non tanto da un grande miglioramento dei difetti, quanto dal fatto che la carte sono state tenute dal principio con un fine collezionistico; il vero distacco evidente si nota infatti confrontandole con una carta Played poiché l’usura determinata dal gioco iterato per molto tempo è inconfondibile.
- Leggero scolorimento dovuto ad umidità o sfregamento
- Bordi lievemente consumati
- Sporcizia
- Micro graffi
La categoria Good ci introduce quindi a quelle categorie amate dai collezionisti, dove ci sono ancora dei difetti, ma sono quasi invisibili all’occhio o bypassabili per via del valore della carta.
Anche le carte good possono essere state giocate, ma con una conservazione più curata rispetto alle light played facendo uso di protezioni come le Sleeves, o tenendo il proprio mazzo di gioco nei contenitori adatti.
Excellent
Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta della categoria che ci fa avvicinare al livello di perfezione a cui ogni collezionista aspira, la Excellent. Come dice il nome stesso la carta si presenta in condizione… eccellente!
L’unico difetto che potrebbe presentare questa tipologia di carte possono essere singole pressature molto piccole, piccolissimi punti bianchi spesso attribuiti dalla stampa stessa , oppure lievi abrasioni sui bordi.
Near Mint
Ormai ci avviciniamo alla conclusione della nostra “classifica”.
Near Mint è la penultima categoria che ci separa dal traguardo finale.
L’unica differenza che si può trovare sulla carta presa in considerazione è che non sia fresca di sbustatura o che sia leggermente curvata a causa della foilatura. Infatti la Near Mint è una Mint, con magari solo un micro-difetto dovuto all’incurvatura della carta, o che sia leggermente curvata a causa della foilatura o delle condizioni in cui sono stati tenuti i pacchetti nel box.
Mint
Ed eccoci alla conclusione di questo nuovo viaggio, affrontando la categoria più amata dai collezionisti, ossia la Mint.
C’è poco da dire al riguardo, dato che la carta si presenta perfetta, senza un graffio e senza l’usura dovuta al tempo. Praticamente la carta pare così nuova da sembrare appena sbustata: non possiede alcun difetto, come potrebbe accadere per una Near Mint (ma si parla sempre di micro-difetti, visibili sono ad un occhio esperto).
Normalmente questa tipologia di carte appartiene a espansioni moderne, ma è possibile trovare parecchi esemplari di valore che hanno una valutazione Mint, grazie alla perizia dei collezionisti passati, che hanno conservato avidamente i loro più preziosi gioielli!
Oggigiorno è anche più facile preservare i propri prodotti grazie a diverse tecnologie nel campo della protezione delle carte che hanno salvato parecchi collezionisti, come Top Loader, Sleeves Rinforzate o Album più capienti e resistenti.
Carte Foil
Per la tipologia “brillante” valgono le stesse regole delle carte normali, ma sono sicuramente più delicate.
Le carte foil sono più sensibili all’usura e al tempo, perché possiedono una patina in più rispetto alle carte normali che, se non è preservata correttamente, col tempo tenderà a staccarsi dalla base originale.
Inoltre le carte foil sono sensibili ai graffi, che per via della patina brillante sono più visibili sulla sua superficie.
Conclusione
Ora che conosci alla perfezione i diversi stati di conservazione delle carte Pokémon sei in grado di valutare attentamente le prossime che vorrai aggiungere alla collezione o che vorrai vendere.
Ricorda anche che il valore di una carta può avere degli aspetti soggettivi: un Charizard di Mint di sicuro da lustro alla propria collezione, ma anche un Charizard Good può soddisfare i gusti di un collezionista in erba o di quello più navigato.
Una carta ti piace? Accende ricordi della tua infanzia e ti regala piacevoli emozioni? Probabilmente è una carta che vorrai avere nella tua collezione, ed il suo stato sarà solo un fattore secondario.