LEGO Expert NASA Apollo 11 Lunar Lander: la nostra recensione
Il 20 luglio 1969 circa 600 milioni di spettatori osservavano in diretta mondiale uno dei momenti più importanti dell’intera storia umana. Per la prima volta nella storia, un essere umano posava piede sulla Luna. Un successo di scienza, ingegneria, volontà e ambizione.
Il set 10266 Apollo 11 Lunar Lander, della serie LEGO Creator, è uno dei set più iconici mai prodotti da LEGO e commemora il 50° anniversario della missione Apollo 11 attraverso una dettagliata riproduzione del Modulo Lunare, il velivolo che atterrò sulla superficie della Luna.
Il set nasconde molte chicche, ma onestamente è la grandezza di questo set ad avermi colpito: anticipo che il modello è davvero ben solido, la sensazione che trasmette è quella di “pienezza” e stabilità.
Contenuto della confezione
La scatola è di dimensioni generose (48cm x 28cm x 9cm) e riporta il logo ufficiale del 50° anniversario della missione Apollo 11. Sulla faccia laterale destra è invece stampata la leggendaria frase pronunciata dall’astronauta Neil Armstrong dopo aver compiuto il primo passo sulla Luna: “That’s one small step for man, one giant leap for mankind”.
Curiosità: la citazione è stata riportata così come fu pronunciata e trasmessa in diretta sulla Terra, con un piccolo errore da parte di Armstrong che disse “for man” anziché “for a man”. Come biasimarlo.
All’interno della confezione sono presenti:
- buste numerate da 1 a 6, per un totale di 1087 mattoncini
- il libretto delle istruzioni
- il separatore di mattoncini
- 18 adesivi da applicare al modello
Il libretto delle istruzioni
Il libretto di istruzioni è composto da 122 pagine e si apre con una sezione dedicata alla corsa alla Luna, quel frenetico periodo storico in cui Stati Uniti e Russia erano antagonisti in una gara alla supremazia spaziale.
Sono presenti molte foto dell’epoca, un approfondimento su tutte le fasi della missione Apollo 11 e sulla storia della NASA: davvero ben fatti.
Costruire il Set LEGO Apollo 11 Lunar Lander
Siamo di fronte ad un set della serie Expert, e si vede. seguendo le istruzione si rimane stupiti dalle trovate geniali con cui i vari mattoncini vengono impiegati, con tecniche di costruzione che non si limitano al semplice “aggiungere un mattoncino sopra l’altro”.
Viene fatto uso della tecnica S.N.O.T e Azmep Hinge. la S.N.O.T (Stud Not on Top) è quella tecnica per cui i mattoncini vengono montati anche in direzioni diverse da quella “classica” che prevede i bottoni (detti “stud”) rivolti verso l’alto. Questa tecnica è apprezzabile durante la costruzione della cabina pressurizzata del modulo di ascesa (in grigio).
La “Azmep Hinge” è invece la tecnica di costruzione che prevede cerniere regolabili, come quelle presenti nei dettagli dei piccoli propulsori di controllo triassiale, che gestivano l’orientamento del lander. Anche questi rappresentano un dettaglio realistico davvero ben fatto.
Una volta montato, il set occupa lo spazio di un cubo: la base è quadrata di lato 20cm, e la stessa misura si raggiunge nel punto più alto del Lander.
Realismo del Set
Sono presenti soprattutto elementi con cui sganciare e riagganciare il modulo di discesa (quello dorato) dal modulo di ascesa. Anche il vero Lunar Lander aveva questa caratteristica: nella fase di ritorno, il modulo dorato rimase sulla superficie lunare venne usato come base di lancio per il modulo di ascesa.
Anche la stessa cabina pressurizzata è costituita da pareti sganciabili, per poterne apprezzare l’interno, con i suoi dettagli che ricordano una plancia di comando con indicatori e lancette.
Molto accurato il dettaglio che interessa i due portelloni: questi si aprono verso l’interno e non verso l’esterno, per una questione di sicurezza contro la forte pressione interna alla cabina.
A suo tempo questo dettaglio fu di intralcio al movimento del pilota del modulo, Aldrin, e durante la progettazione della missione questo fatto favorì Armstrong nell’essere il primo a scendere sul suolo lunare.
Le quattro gambe telescopiche sono molto realistiche: sono presenti anche le strutture reticolate che resero la struttura perfetta per un atterraggio ammortizzato.
Stickers
E’ forse l’unico piccolo disappunto che ho trovato nel set: le scritte e i dettagli grafici vengono aggiunti tramite l’uso di stickers, e tutti sappiamo che il “contro” principale nell’uso degli adesivi è che bisogna fare attenzione nell’applicare, altrimenti ci si ritrova con un pannello di controllo inclinato che sembra cadere, o una bandiera americana con righe non più orizzontali ma inclinate. Nulla da dire sugli stickers dorati, sono riflettenti e rispecchiano il materiale utilizzato per il modulo di discesa.
Mattoncini speciali ed extra
Non so neanche da dove iniziare, per cui direi di iniziare dalla basetta stessa. Rappresenta la “Tranquillity Base”, ovvero la zona di allunaggio all’interno del Mare della Tranquillità”
Sono presenti due sportelli: il primo contiene una superficie riflettente che fu posizionata sulla superficie lunare dai due astronauti. Servì agli ingegneri negli anni successivi per misurare la distanza Terra-Luna, tramite un laser puntato verso quello specchio.
La parte Avionica (antenne, radar e simili) è ben riprodotta, ovviamente nei limiti delle dimensioni del modello. L’importante è che crei un senso di realismo, e in questo ci riesce in pieno.
Minifigures
Stavolta le minifigures si aggiudicano un paragrafo a parte, perché va dato il giusto merito agli stupendi dettagli che caratterizzano le minifigures dei due astronauti.
Sono due Minifigures identiche, ma ricche di dettagli: i caschi, la scorta di ossigeno sul retro, addirittura lo stemma della NASA sul fronte e anche dettagli che ricordano i vari innesti e valvole presenti sulla tuta da astronauta. Sono chiaramente Minifigures uniche e immancabili nella propria collezione.
Ovviamente, le Minifigures si agganciano perfettamente alla leggendaria scaletta del Lander.
Conclusioni
Il design del modello è davvero magnetico, e si tratta di un set ricco di dettagli. Poter esporre il modello del veicolo che ha fatto la storia dell’esplorazione spaziale, è un altro punto a suo favore.
La linea ed il profilo attirano l’attenzione di chiunque, la parte dorata e quella riflettente donano un senso di “metallico” davvero molto realistico. La base con il suolo lunare, la bandiera, e la targhetta con scritto “Apollo 11 Lunar Lander”, rendono questo set un vero Must da esposizione.
Il Lunar Lander non è il solo set a tema spaziale prodotto da LEGO nell’ultimo periodo: abbiamo costruito il set Stazione Spaziale Internazionale, uscito poche settimane fa, e ne abbiamo scritto una recensione che trovate qui sul sito.