The White Castle: la nostra recensione
Benvenuti in un viaggio affascinante nel Giappone feudale del 1761, dove astuzia, politica e strategia si intrecciano nel cuore del Castello di Himeji. “The White Castle” è più di un semplice gioco da tavolo; è un’esperienza avvincente che porta i giocatori a competere per il favore del potente Daimyo Sakai Tadazumi. Alla corte dell’Airone Bianco l’opportunità di plasmare il destino di un intero clan è a portata di una manciata di dadi.
The White Castle in Breve
- Tema del Gioco: Giappone feudale
- Meccanica: Piazzamento Dadi-Lavoratori, Gestione delle Risorse
- Durata: circa 80 minuti
- Giocatori: da 1 a 4
- Lingua: Italiano
- Editore: Devir
- Anno: 2023
- Prezzo di listino: 29,99€
Cosa c’è nella scatola di The White Castle
- 1 Tabellone del Castello e 4 Plance Dominio
- 3 Ponti
- 15 Dadi
- Monete e Sigilli del Daimyo
- 15 Tessere Colore Dado/Risorsa
- 8 Tessere Campo d’Addestramento
- 60 Meeple
- 12 Cubi Risorsa
- 4 Aironi, 4 Segnalini Influenza e 4 Segnapunti Ventaglio
- 77 Carte
- 1 Segnalino Dragone
Come si gioca
Questo intricato capolavoro strategico è come un dipinto vivente del Giappone del XVIII secolo, dove ogni mossa è una pennellata che contribuisce alla trama avvincente della corte dell’Airone Bianco. “The White Castle” mette alla prova la tua astuzia e la gestione delle risorse, portandoti a infiltrarti nel clan Sakai. Dalla politica militare ai ruoli più umili, ogni decisione conta mentre cerchi di ottenere influenza, posizionando abilmente i membri della tua famiglia a ogni livello della catena di comando.
Una Partita è divisa in 3 round di gioco, durante i quali ogni giocatore avrà a disposizione 3 turni, in cui dovrà scegliere uno dei dadi posizionati sui ponti, e posizionarlo in una delle caselle disponibili.
Dove si sceglie di posizionare il dado deciderà le azioni da eseguire, con varie possibili situazioni a seconda del colore e del valore scelto.
I dadi potranno essere posizionati sul tabellone comune da tutti i giocatori o sulla propria plancia dominio personale solo dallo stesso.
Ovviamente il colore del dado dovrà rispettare quello che si trova sul loco di posizionamento o il colore dell’azione da effettuare nel castello mentre il valore stampato rappresenta il “costo” dell’azione. Se si posiziona un dado inferiore bisognerà pagare la differenza in monete e in caso contrario le monete verranno guadagnate.
Durante la partita bisognerà posizionare anche i nostri bellissimi meeple lavoratori specializzati nel loro campo. Mediante le tre azioni principali, Guerriero, Giardiniere e Cortigiano, cercheremo di inserire quanto meglio possibile i nostri colori nella corte del Daimyo.
Ogni lavoratore richiede una delle 3 risorse di base e garantirà dei punti a fine in partita, in modo differente in base al loro posizionamento e mansione.
Alla fine della partita, che dura solo 9 mosse per ciascun giocatore, oltre a questi punti si sommeranno dei punticini extra per le risorse non utilizzate e i punti ottenuti sul tracciato influenza. Questo tracciato, simboleggiato dall’airone, simboleggia l’influenza che i vari clan hanno accumulato a palazzo nel corso della partita e determinerà l’ordine di turno, in base a chi ne ha ottenuta di più durante la partita.
Per chi è The White Castle
Non è sicuramente un gioco dal peso eccesivo e che potrà risultare sconfortante a chi non ha fatto il callo a regolamenti chilometrici e minuzie meccaniche, ma ha una profondità sconcertante.
Detto questo non ce la sentiamo di raccomandarlo a tutti, ma proprio tutti i giocatori, ma solamente a chi è interessato a un gioco in cui ogni scelta è importante e il sapersi adattare in corsa con strategie sempre differenti porta a grandi soddisfazioni.
Rimane comunque un titolo molto accessibile, nella mia opinione, anche a giocatori non super rodati. Non lo definirei un gateway in senso stretto, ma magari come quel gioco per chi vuole fare il salto verso il mondo dei giochi grossi senza richiedere sforzi eccessivi.
Le nostre opinioni
Il setup, che se può risultare tedioso al primo paio di partite, diventa subito agevole presa la giusta confidenza e genera una rigiocabilità incredibile fino al punto in cui viene da chiedersi se fosse davvero necessario creare questo sistema in cui non si avranno mai, salvo rare congiunzioni astrali, due partite davvero simili.
La produzione è incredibile, materiali di altissima qualità e in abbondanza, anche qui viene da chiedersi se fosse tutto davvero necessario. Il dragone per sapere a che turno siamo, gli aironi come segnalini di ordine di turno, i meeple dettagliatissimi? Molto probabilmente no, ma quanto sono belli!? Sicuramente da elogiare la scelta editoriale della Devir, che ci dona tutto questo ad un prezzo impareggiabile, per non parlare delle dimensioni ridotte, perfetta per portarselo a casa di amici senza dover prendere una valigia.
Sembra quasi inutile parlare delle qualità prettamente meccaniche del gioco, che presenta una miriade di sfaccettature davvero ben calibrate. Ci tengo a sottolinearne un paio che mi hanno colpito particolarmente per come riescono a trovare in ogni dettaglio un modo per migliorare l’esperienza strategica del gioco.
In primis la possibilità di giocare un dado sopra il dado di un altro giocatore sul tabellone principale, in modo da poter compiere magari non le stesse azioni, ma quelle di un altro colore disponibile nel castello, ma mantenendo il valore del dado del giocatore che prima aveva posizionato, in questo modo si può punire o venire puniti creando dei divari anche grandi nel valore dei dadi.
Per concludere, la molteplicità di utilizzo delle carte che sono presenti nel castello, che prima forniscono azioni per il piazzamento dei dadi, poi una volta ottenute dall’avanzamento dei nostri cortigiani diventano le nostre personali azioni dominio e che infine vengono girate e vanno a costituire un bonus per l’azione lanterna, mettendo almeno tre layer di profondità alle nostre scelte durante la partita.
Tutto questo in un gioco dalla durata contenuta e da un prezzo che lo è ancora di più. Si tratta di un titolo che convince anche a prezzo pieno, cosa che succede abbastanza di rado negli ultimi tempi, superconsigliato!
Voti:
- Originalità 7
- Materiali 9
- Complessità /peso 8
- Rigiocabilità 9
- Scalabilità 9
- Prezzo 10
Dove comprare The White Castle
Purtroppo non siamo gli unici a cui il gioco è piaciuto, ed è diventato molto difficile da reperire. Cercheremo di aggiornare i link sotto questa recensione quando troveremo store che lo tengono in stock. Per ora vi rimandiamo a questi:
Non dimenticarti di cercare lo store che ti interessa sul nostro sito, per conoscere sconti e promozioni attive, qui trovi un elenco.
Per rimanere sempre aggiornato sulle migliori novità dei giochi tavolo e sulle offerte del settore, iscriviti al nostro Canale Telegram